
- Notizie da Roma
Due degli emendamenti del pacchetto #senzamusica importantissimi per il settore musicale sono stati approvati dal Parlamento. Il primo riguarda gli INTERMITTENTI dello Spettacolo e il secondo prevede un fondo di 10 MILIONI a sostegno della ripartenza per i concerti. - Notizie dall’INPS
Finalmente, dopo quattro mesi, sono state accolte con esito positivo le richieste di bonus degli intermittenti dello spettacolo.
Grazie a tutte le persone che con noi da mesi stanno portando avanti questo lavoro con impegno e determinazione, a chi sostiene e crede che la Musica possa girare.
Qui il nostro comunicato stampa:
DL RILANCIO
APPROVATI IN PARLAMENTO ALCUNI DEGLI EMENDAMENTI DEL PACCHETTO #SENZAMUSICA
ESTENSIONE INDENNITÀ PER GLI INTERMITTENTI
E FONDO DA 10 MILIONI DI EURO A SOSTEGNO DELLA
RIPARTENZA PER LA MUSICA DAL VIVO
Dopo la votazione alla Camera sarà la volta del passaggio al Senato e poi il Decreto Rilancio verrà convertito in legge.
Alcuni emendamenti del pacchetto #senzamusica sono stati approvati e quindi in fase di conversione diventeranno finalmente operativi.
Sono due le misure: una riguarda l’estensione delle indennità assistenziali, previste a causa COVID a favore dei lavoratori iscritti al fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, anche ai lavoratori intermittenti del settore spettacolo per i mesi di aprile e maggio; l’altra invece è l’istituzione di un fondo da 10 milioni di euro a sostegno delle realtà extra Fus per la ripartenza (imprese, enti di produzione e distribuzione concerti, comprese le associazioni). Il sostegno è infatti specifico per i live organizzati fino al 31 dicembre 2020 e rappresenta un aiuto per i mancati incassi dovuti alle restrizioni delle capienze e ai costi aggiuntivi in seguito alle misure di tutela della salute imposte dall’emergenza Covid-19.
Già nella giornata di oggi gli intermittenti dello spettacolo stanno iniziando a ricevere risposte di esito positivo alle richieste di bonus per i mesi di marzo, aprile e maggio.
Erano tutti temi al centro delle mobilitazioni dello scorso mese, che non esauriscono di certo i problemi di un settore che in questi primi giorni di ripresa delle attività non smette di far registrare difficoltà, dalla chiusura di diversi live club alle manifestazioni delle maestranze. È evidente che fino a quando ci sarà l’obbligo di distanziamento ogni ripartenza non potrà essere davvero tale, il lavoro sarà fortemente limitato e dallo Stato non possiamo che aspettarci che sia presente, per centinaia di migliaia di lavoratori e per una rete di imprese che rappresenta non solo un valore economico ma anche un luogo di crescita del talento e vettore di aggregazione e socialità.